Rotary - Legalità - Aula Consiliare Battipaglia 3.11.2006
Venerdì 3 Novembre nell’aula consiliare del Palazzo Municipale di battipaglia si è tenuto il convegno “Giovani e legalità: né con lo Stato, né con la criminalità”. L’incontro è stato organizzato dal Rotaract di Battipaglia e dal centro Studi Teodora, hanno partecipato una delegazione scelta di alunni delle scuole medie superiori tra cui: il Liceo classico di Salerno, il Liceo Scientifico, il liceo Linguistico e l’Istituto Tecnico di Battipaglia. Tra gli intervenuti per i saluti il dott. Paolo mellone, presidente del Rotary club di Battipaglia che ha illustrato le attività di solidarietà che patrocina l’associazione, ormai da anni radicata nel territorio battipagliese, il dott. Cassese preside dal Liceo tasso di Salerno, il dott. Onnembo preside del Liceo scientifico di Battipaglia, i professori ...
Ha aperto la sessione il presidente del Rotaract club di Battipaglia: avv. Luigi Santopietro, che ha illustrato i fini e le attività dell’associazione che comprende la sezione giovanile (dai 18 ai 30 anni).
L’ospite che ha caratterizzato l’incontro è stata Alessandra Focà rappresentante del distretto 2100 del Rotaract che ha portato l’esperienza calabrese e lanciato un concorso sulla legalità avente ad oggetto un elaborato realizzato sotto qualsiasi forma (dalle fotografie, disegno, poesia ecc).
Il tema è stato introdotto dalla proiezione di un cortometraggio prodotto dal Centro Studi teodora “E tu da che parte stai?” che racconta la storia di alcuni ragazzi di una scuola media superiore saccheggiata e danneggiata da alcuni compagni di scuola e dell’omertà che in un primo momento ha fatto sì che questi non fossero denunciati, fino a che il protagonista della storia non ha acquisito coscienza che il danno prodotto alla scuola era un danno recato ad singolo e che tutti erano stati privati di un bene fondamentale: la libertà. Libertà che si concretizza nella possibilità di fare qualcosa che altri ti impediscono. Il tema è stato affrontato con chiarezza dal dott. Bruno de Filippis che ha chiarito la provocazione del titolo del convegno sottolineando come l’attuazione della legalità sia un compito personale da cui nessuno può essere ritenuto esente. Il magistrato ha ricordato l’ansia, anzi la paura, che lo ha accompagnato quando ha intrapreso la sua professione (era il periodo degli attacchi delle BR allo Stato e furono contemporaneamente uccisi tre magistrati: a Roma, Milano e Salerno e proprio con quest’ultimo lavorava a quel tempo De Filippis) che non lo ha dissuaso dall’andare avanti con determinazione. Opportuni e pregnanti anche gli interventi dei presidi e dei professori presenti che hanno partecipato al dibattito portando le proprie esperienze di operatori dell’educazione alla legalità. La dott.ssa Mariateresa Capone – referente per le scuole per il progetto sulla legalità – ha portato l’attenzione sul fenomeno del bullismo e della gravità della sua sottovalutazione. Il bullismo, degenerazione dell’attività di comunicazione in cui uno o più esercitano prevaricazione su un soggetto, lascia effetti e conseguenze profonde in chi esercita ed in chi subisce. L’appello è di osservare e reprimere prontamente. L’avv. Laura Landi ha dato la propria interpretazione del titolo della discussione: non stare dalla parte dello Stato, oltre che ovviamente dalla parte della delinquenza, va inteso come non delegare le proprie responsabilità ad un terzo, lo Stato, quasi a voler declinare i propri compiti aspettando che siano gli altri a fare.
La discussione è stata vivace ed i ragazzi interessati.