La certezza del diritto ha come riferimento le leggi e le norme che regolano le situazioni concrete. Il compito arduo spetta ai giudici, i quali fanno del loro meglio per riuscire a filtrare attraverso la sola lettura dei documenti o l'ascolto dei testimoni quella che è la situazione reale. Sanno che ciò che appare può non essere la realtà a differenza dell'avvocato che sa che ciò che è vero non sempre appare tale, o ancor peggio non è dimostrabile! Pertanto il provvedimento stabilito per uno non è detto che possa essere l'identico risultato per un altro. Esistono, però, gli orientamenti, non vincolanti, di giurisprudenza costituiti da precedenti della Corte Suprema di legittimità. Utili sono anche i riferimenti della giurisprudenza di Merito (Tribunali e Corti d'Appello). |
Troppo Amore è un reato!
Confernata la condanna ad un anno e quattro mesi di reclusione per la mamma ed il nonno materno che per iperprotezione ed ipercura sortiscono effetti deleteri sullo sviluppo psicofisico del minore affidato alla madre. (Cass pen, sez IV, 10.10.2011 n. 36503)
La casa al nonno o al nipote?
Si ripropone la comparazione d'interessi che ha ad oggetto il diritto del nonno comodante, a riottenere l'abitazione in cui vive il nipote minore, in virtù di assegnazione dell'abitazione a seguito di separazione coniugale. Cass civ, sez IV, 7.10.2011 n. 20612
Non mantenere i figli è un reato
Sanzionato il mancato adempimento degli obblighi economici al mantenimento dei figli
Cass civ, sez I, 5.10.11 n. 20365
Anche se l'affido condiviso è regola, prevale sempre l'interesse specifico del minore.
Cass civ, sez I, 30.9.2011 n. 20064/11
Rigettata la richiesta di revisione dell'assegno di mantenimento quando emerge che il peggiormento è simulato o strumentale (Nel caso de quo il padre per non pagare il mantenimento ai figli aveva ceduto l'azienda al nipote)